A poche ore dal brindisi di fine anno, nella mattinata di martedì 31 dicembre 2019, il sindaco di Agrigento, Lillo Firetto ha tenuto a Palazzo San Domenico, la conferenza stampa per tracciare il bilancio nell’anno appena trascorso che per il sindaco segna un anno in cui si raggiunge un traguardo storico perché – dice – “sono stati approvati tutti gli strumenti contabili e finanziari del Comune di Agrigento previsti per legge”.
Per Firetto “ questo è indicativo di una situazione finanziaria che denota il superamento della condizione di difficoltà e di paralisi che si era determinata nel 2015 con l’annunciato dissesto del comune di Agrigento.
Il primo cittadino, tiene poi a ringraziare, uno ad uno, i suoi più stretti collaboratori e i dirigenti che hanno permesso il risanamento dell’Ente. “Il voto finale di ieri del Consiglio Comunale (l’approvazione del bilancio previsionale 2019 n.d.r.) sancisce – dice il sindaco – non il superamento di difficoltà finanziaria dell’Ente che è un tema comune ai tanti comuni italiani ed in particolare a quelli del meridione e sicilianie”. Ringrazia, poi, tutti e 30 i consiglieri comunali, “anche coloro che hanno fatto melina…. ed in particolare 10 consiglieri che hanno consentito a 180 padre di famiglia dopo trenta lunghi anni di essere stabilizzati. Ma “ questo risultato – continua Firetto – è dedicato anche ai gufi e agli sciacalli che hanno operato di fino perché questo risultato di civiltà non si raggiungesse”; il sindaco definisce questi “politicanti da strapazzo e di lungo corso che questa città ancora sopporta da oltre un quarantennio”.
Per quanto riguarda il nuovo anno il sindaco ha detto che” sarà un anno particolare che vedrà la possibilità di mandare in bando interventi infrastrutturali lungamente attesi dalla città”. Il 2020- continua il sindaco- “ sarà l’anno dei 2600 anni di fondazione della città,; un anno per guardare alla nostra storia e così vedere meglio il futuro. Alla domanda: “Cosa risponde a chi dice che nella pubblica amministrazione si entra per concorso?“, Firetto risponde: “penso che la linea debba essere sempre quella, quella della selezione, ma quando ci si atteggiò, trent’anni fa, per causa di una classe politica, di cui alcuni di questi – tiene a precisare il sindaco – sono ancora pesantemente in campo…. che per fare consenso rispetto alla scadenza elettorale ha fatto questo livello di precariato, al comune di Agrigento sono 180. Che cosa – si chiede – dovevamo rispondere a questa gente che da trent’anni e oltre lavora nella macchina amministrativa? Andate a casa? Credo – ha detto – che ci sia la necessità di contemperare esigenze di tipo collettivo ma anche di tipo umano… Poi – ha concluso – se qualcuno vuole processare la storia e una classe politica lo può fare alle prossime elezioni”.
Il sindaco, ha in fine ricordato, la festa di mezzanotte in piazza Vittorio Emanuele con il concerto di il concerto di Guè Pequeno, ribadendo il no “ no ai botti indiscriminati.”
VIDEO – Guarda il filmato della conferenza stampa